CLINICHE RIABILITATIVE POST-ACUZIE

Introduzione


Per l'area “case di cura post acuzie” la Top Physio Engineering® rappresenta un valido aiuto per il ridimensionamento dei processi e dell’organizzazione finalizzato alla riduzione degli sprechi ed all’aumento della qualità del servizio offerto dalle strutture post-acuzie.



Il termine “post-acuzie” definisce l’insieme delle cure che vengono erogate ad un paziente a seguito della fase acuta della malattia e prima della fase stabilizzata. Le case di cura post acuzie sono strutture pubbliche o private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), che erogano questo insieme di cure.



La Storia


Il settore della post-acuzie ha registrato negli ultimi anni una progressiva crescita sia in termini di posti letto sia di risorse impegnate, questo sviluppo è stato prevalentemente determinato dalla trasformazione della rete ospedaliera indotta dalla introduzione del sistema a DRG - Diagnosis Related Group.



L’introduzione del DRG ha impedito il rimborso delle spese mediche attraverso una “diaria” mentre ha determinato un contributo specifico per singola patologia e prestazione medica quindi costo a prestazione. Il tutto al fine di arginare la spesa sanitaria ed ottimizzare i servizi offerti.



Il DRG ha indotto il seguente atteggiamento: riduzione drastica dei giorni di degenza media negli ospedali. Questo fenomeno ha, a sua volta, determinato un elevato turnover dei posti letto, favorendo più disponibilità per le persone in acuto che avevano bisogno di un trattamento medico.



Dal canto suo il SSN ha pensato di salvaguardare il paziente, precocemente dimesso a seguito della fase acuta, introducendo l’assistenza post acuzie senza però preoccuparsi di allargare il concetto del DRG anche a questo tipo di servizio.



Situazione clinica: Il paziente viene dimesso da un punto di vista medico - chirurgico ma non è completamente guarito.



Situazione logistica: il paziente viene trasferito dall’ospedale ad una casa di cura “post acuzie” affinché possa seguire il percorso di guarigione completo;



Situazione economica: Introduzione del DRG solo parziale. Il SSN paga la prestazione medica e non la diaria ospedaliera e risparmia sulla prestazione chirurgica ma contestualmente Il SSN paga un nuovo soggetto - la casa di cura (che dovrebbe avere un costo più basso rispetto all’ospedale) - per la fase “post-acuzie” attraverso una diaria! Il costo del post acuzie supera quello della fase acuta!



La sintesi delle situazioni sopra esposte è la seguente: garanzia per i pazienti di una completa assistenza sanitaria ma un più che considerevole afflusso di persone nelle case di cura poste acuzie. Mancanza di un DRG anche per le cliniche post acuzie e conseguente dissipazione di denaro per la fase riabilitativa più che per la fase chirurgica. Spostamento del problema economico piuttosto che risoluzione. Il SSN depaupera le proprie risorse economiche prima negli ospedali e poi nelle case di cura post-acuzie in maniera incontrollata. Un esempio lampante è la protesi d’anca che per la fase di acuto costa al SSN circa Euro 7.500,00 e che per il costo riabilitativo, ad una media di Euro 200 al gg per 60 gg, costa circa Euro 12.000!



Per anni le strutture post-acuzie sono state dei veri “contenitori” che hanno accolto tutto e tutti indistintamente pur di liberare posti letto in ospedale producendo però costi altissimi per il SSN e senza una comprovata validità medica. Questa fase di trasformazione, ha reso le cliniche post-acuzie uniche beneficiarie a livello economico del nuovo approccio del SSN.



Ad aggravare la situazione è stato l’arrivo in struttura di pazienti senza una comprovata esigenza medica.



Oltre alla remunerazione incontrollata e gli alti profitti, il management delle strutture post-acuzie, ha puntato alla gestione “prolungata” dei pazienti “clinicamente più semplici” rispetto a quelli effettivamente disagiati con il risultato che malati complessi con il reale diritto ad un posto letto post-acuto riabilitativo non hanno a tutt’oggi trovato un posto che potesse ospitarli poiché le strutture risultano sature dei pazienti che non ne hanno necessità oggettiva ma che sono più appetibili dal management che si occupa del servizio.



A questa schizofrenica impostazione, nell’ultimo periodo le regioni, responsabili dei bilanci di queste strutture accreditate, hanno iniziato a mettere dei freni finalizzati a:



  1. 1. inserire nel contenitore solo quei pazienti con evidente necessità medica (non per puro trasloco);
  2. 2. porre dei tetti di spesa a limiti di copertura giornaliera (ad es. per un traumatizzato ortopedico i giorni di post-acuzie sono passati da 60 a 25).

Chiaramente tutto ciò non è abbastanza per risollevare economicamente queste strutture ed è evidente che si dovrà studiare in modo analitico un DRG sostenibile sia per i pazienti che per i bilanci della regione.



In una logica di sviluppo sostenibile non è tollerabile che un “finto imprenditore” della casa di cura post acuzie, che opera in un mercato falsificato, dove non esiste il concetto di “reperimento del paziente” e dove i rischi di impresa sono garantiti dal SSN, possa avere una marginalità da imprenditore di libero mercato.



In questo periodo di efficientamento dell’intero paese e con sempre meno risorse a disposizione, si dovrà ridimensionare l’intera vicenda che è figlia di un passato dall’aspetto glorioso ma senza alcun fondamento economico nella primaria speranza che qualcuno si occupi seriamente dei veri malati.



La Realtà


In ortopedia normalmente il paziente di qualunque età che subisce per esempio un intervento di protesi d’anca o di ginocchio in una clinica privata non accreditata, dopo una media degenza di 5/8 gg, ritorna a casa propria seguendo una riabilitazione ambulatoriale. Solo poche patologie ortopediche molto complesse ma statisticamente irrilevanti hanno la necessità, nel post acuto, di un periodo di riabilitazione in degenza.



La situazione cambia se invece si parla di patologia neurologica. Tale paziente mostra evidenti necessità di una fase post acuta e talvolta non ci sono strutture in grado di ospitarlo e di sopperire alle sue esigenze.



Nel mondo le strutture post acuzie sono quasi prevalentemente neurologiche perché il paziente tipo, colpito da ictus o da una lesione midollare, dopo la gestione della fase acuta ha necessità, anche e soprattutto per una logica medica, di un periodo di riabilitazione in degenza perché propedeutica alla stabilizzazione della malattia ed alla rieducazione di un paziente che nella propria vita avrà gravi limitazioni ed ha bisogno di un graduale adattamento nel tempo. In Italia le strutture post acuzie sono quasi prevalentemente ortopediche.



La Top Physio Engineering è in grado di progettare e di realizzare una struttura post acuzie che si rivolge solo a due tipologie di paziente quelli i neurologici e i traumatizzati complessi – gravi ortopedici. Il Nostro obiettivo è quello di disegnare una struttura intorno alle loro esigenze ed alla loro patologia, una struttura economicamente sostenibile sia in forma totalmente privata e senza l’appoggio del SSN, sia in forma accreditata, ma comunque con una sostenibilità economica propria e INDIPENDENTE dalle finanze della sanità pubblica .



La Top Physio Engineering è in grado di progettare e di realizzare una struttura orientata alle esigenze dei pazienti veri che sono per fortuna pochi ma di cui nessuno, in questo sistema, ha intenzione di occuparsi.



Ridiamo spazio a chi ne ha bisogno.




Copyright © 2011 Top Physio S.r.l. - Via Francesco Saverio Nitti, 11-00191 Roma - P.I. 04474551001 - Socio Unico - Tutti i diritti riservati