CLINICHE MEDICO CHIRURGICHE

Introduzione


Per l'area “cliniche medico chirurgiche private non accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale” la Top Physio Engineering® mette a disposizione il proprio know how legato alla nascita ed allo sviluppo delle cliniche private in Italia, alle modificazioni del contesto storico sociale ed alle innovazioni tecnologiche e finanziarie che hanno modificato l’assetto di queste strutture. La Top Physio Engineering®, in qualità di gestore di una delle più prestigiose case di cura Italiane, è in grado di guidare l’imprenditore nelle scelte strategiche ed operative da implementare per un sicuro successo aziendal


La genesi


Le cliniche medico chirurgiche private in Italia hanno da sempre avuto una impostazione “centralizzata” sulla figura del medico. Il medico ha sempre rappresentato il vero contatto con il paziente, colui che lo indirizza presso una casa di cura piuttosto che su un’altra e colui che “gestisce” l’intera dinamica sanitaria. Le case di cura, normalmente di proprietà di costruttori, di congregazioni religiose o di gruppi di medici, hanno sempre fornito la logistica ovvero la “location alberghiera”, le sale operatorie e le necessarie attrezzature sanitarie. Con un ricovero medio per patologia chirurgica di almeno 4 o 5 giorni, tutte le figure coinvolte hanno avuto il proprio tornaconto personale:

- Il medico dal canto suo ha ricavato tutto il possibile dalle sue prestazioni sanitarie e spesso è stato “ospite” della struttura poiché assicurava ad essa giornate di degenza e pazienti a lui legati dalla specialità chirurgica.

- I vari proprietari delle cliniche hanno fatto investimenti contenuti, legati al blocco operatorio ed alla diagnostica di base, e si sono preoccupati di ospitare medici in grado di garantire l’occupazione totale delle camere. Poche patologie chirurgiche ma con medie di giorni di ricovero alte hanno di fatto garantito una occupazione al 100% dei posti letto ed una cospicua lista di attesa che, a sua volta, ha garantito un ricavo certo per il proprietario-albergatore. La proprietà non ha ricavato nulla dalla prestazione sanitaria ma solo dall’affitto della stanza e della sala operatoria.
In sintesi “affitta-camere” invece di “imprenditori sanitari”, ricavi della casa di cura pari ad un quinto del ricavo dell’equipe professionista.


Le innovazioni tecnologiche


L’innovazione tecnologica avvenuta negli ultimi 15 anni ha spezzato l’equilibrio consolidato delle cliniche chirurgiche private. Le micro e nano tecnologie hanno trovato ampia diffusione in ambito sanitario e, abbinate all’applicazione di tecniche chirurgiche mini invasive / endoscopiche, hanno abbassato drasticamente i giorni medi di ricovero per patologia. I medici hanno mantenuto i mezzi necessari alle proprie necessità, gli spazi per effettuare gli interventi e nessun rischio che potesse intaccare i ricavi delle loro prestazioni erogate, eccezion fatta per la componente fiscale. Tuttavia le dinamiche chirurgiche in movimento,hanno determinato un decentramento delle professionalità e delle specializzazioni, ciò che prima era un competenza di pochi è diventata una capacità di molti. Il proprietario-albergatore si è visto diminuire l’occupazione delle stanze di degenza (ovvero il proprio fatturato) ed è stato costretto a far fronte ad investimenti sostanziosi sia per il blocco operatorio che per la diagnostica al fine di mantenere le attrezzature della casa di cura ad un buon livello qualitativo.


La situazione attuale


L'aumento dei costi e la diminuzione dei ricavi ha fatto sì che molti proprietari non sono riusciti a portare avanti una dinamica economica sostenibile ed hanno condotto le loro strutture al decadimento. Altri hanno timidamente tentato nuove strade seguendo prevalentemente tre criteri Aumento del costo della stanza di degenza Aumento del costo della sala operatoria Richiesta di una parte dei ricavi derivante dalle prestazioni dell’equipe medica (seguendo una logica a percentuale). Nessuna delle proposte sopra evidenziate ha prodotto risultati economici rilevanti. La situazione è sembrata in equilibrio solo perché trattasi di immobili normalmente di proprietà e non considerati nel business plan aziendale.


Il futuro prossimo: le assicurazioni


Negli ultimi tempi, a modificare ulteriormente la situazione, si è aggiunto il decadimento del sistema assicurativo privato. In passato i pazienti assicurati rappresentavano una minoranza, nell’ultimo decennio essi sono diventati oltre l’ 80% dei pazienti delle case di cura. Tale modificazione ha comportato un accrescimento del potere d’acquisto dei principali gruppi assicurativi. Nell'ultimo periodo però anche le assicurazioni hanno dovuto far quadrare i propri bilanci e, per tale ragione, hanno cercato di sfruttare il più possibile la capacità di stipulare accordi convenienti con le case di cura private. Tali accordi sono andati a buon fine per quanto riguarda i costi della degenza e delle sale operatorie ma non è stato invece possibile trovare una soluzione per i compensi delle equipe mediche. I gruppi assicurativi hanno trovato un unico interlocutore nella casa di cura con cui hanno instaurato nuovi accordi ma di certo non sono riusciti a stipulare collaborazioni con i singoli medici professionisti.


Qual è quindi il futuro “prossimo” delle case di cura?


Il futuro prossimo è quello di costruire una organizzazione in grado di assorbire pienamente le esigenze di coloro che oggi “portano” il paziente, ovvero le assicurazioni, di dare loro un interlocutore unico per tutte le dinamiche sanitarie, di offrire un servizio fatto di professionisti che lavorano per la struttura e non solo per il proprio tornaconto. Il futuro prossimo è quello in cui la casa di cura chirurgica privata riesce a gestire i costi dei propri medici ed in generale dei propri professionisti. Riesce a dare delle regole organizzative che non sono percepite come imposizione ma che sono parte integrante del rapporto medico-azienda-paziente. Il futuro prossimo è fatto di quelle case di cura che portano pazienti al medico, grazie agli accordi con le assicurazioni. Il futuro prossimo è fatto di quelle Proprietà che diventano Imprenditori Sanitari e non “affitta camere”, è fatto di gestione, organizzazione, efficientamento. Il futuro prossimo è solo delle cliniche che oggi investono in questo concetto e si preparano ad affrontare in maniera consistente il cambiamento.



Perché Top Physio Engineering?


La Top Physio Engineering® è stata ed è tutt’oggi una importante realtà di consulenza e management sanitario che fa della “gestione del costo medico” il proprio punto di forza. La Top Physio Engineering® gestisce “l’azienda” casa di cura, ne governa le dinamiche, ne prevede gli sviluppi e li anticipa secondo una precisa pianificazione di lungo periodo.



La Top Physio Engineering® investite sulla struttura e non sul singolo medico, vanta 30 anni di esperienza e grandi traguardi alle spalle, sperimentati anche su una delle più prestigiose case di cura italiane.



Affida a noi la crescita della tua azienda!





Copyright © 2011 Top Physio S.r.l. - Via Francesco Saverio Nitti, 11-00191 Roma - P.I. 04474551001 - Socio Unico - Tutti i diritti riservati